COMUNICATO STAMPA
OLTRE 400 STUDENTI AL CONVEGNO DI STAMATTINA A SESTO SAN
GIOVANNI SULLA DEPORTAZIONE DELLE DONNE. AD APRILE PARTE IL TRENO PER AUSCHWITZ.
DICHIARAZIONI DI BRUNO BERSANI, PRESIDENTE DEL COMITATO “IN TRENO PER LA
MEMORIA” E DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA.
E’ quasi un decennio che
centinaia di studenti, pensionati e lavoratori si recano ad Auschwitz e
Birkenau con il Treno della Memoria organizzato da Cgil e Cisl lombarde. Anche
quest'anno saranno oltre 600 a partire, dall'8 al 12 aprile. Tema dell'edizione
2014 è la deportazione delle donne. Per questo Cgil e Cisl Lombardia, con il
patrocinio e la collaborazione del Comune di Sesto San Giovanni, hanno
organizzato per oggi, presso lo Spazioarte, il convegno "La deportazione
delle donne”, al quale hanno partecipato oltre 400 studenti di quarta e quinta
superiore, con i loro docenti, e i rappresentanti delle istituzioni e dei
sindacati.
Bruno Bersani,
presidente del Comitato “In treno per la memoria”, nel suo intervento ha detto:
“Oltre 400 ragazzi si sono dati appuntamento qui oggi per celebrare con noi la
Giornata della memoria con un dibattito sulla deportazione delle donne che
segna l'avvio del lavoro di approfondimento e ricerca che ad aprile si
concluderà con il viaggio ad Auschwitz di oltre 600 studenti, lavoratori e
pensionati.
Tenere viva la memoria dei
tragici fatti della storia è un dovere. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad
episodi deplorevoli contro la comunità ebraica. Non possiamo che ribadire il
nostro biasimo e sdegno per questi tentativi di intimidazione che ci riportano
ad un periodo buio della storia del nostro Paese. Oggi più di ieri dobbiamo
impegnarci perché i valori della pace e della giustizia siano alla base della
nostra società.
Nino Baseotto, Segretario generale
della Cgil Lombardia ha sottolineato come la Shoah non sia solo lo sterminio di
milioni di persone, ma anche l’affermazione della cultura dell’intolleranza
verso i diversi: diversi cioè inferiori.
Non cittadini ma schiavi, non popolo ma
razza, non donne o uomini ma carne da macello o bestie da lavoro. Ebrei,
omosessuali, comunisti, malati, intellettuali, e tra loro le donne, diverse non
solo perché “sesso debole”, inadatte al lavoro, alla fatica, ridotte ad
oggetti sessuali, ma anche perché riproduttrici: e la Shoah è stata segnata
anche da un forte odio verso i bambini. Le donne considerate come un pericolo,
da sterminare. Ricordando il contributo di Alessandra Chiappano, esperta
ricercatrice recentemente scomparsa, alla ricerca e alla memoria, Baseotto ha
sottolineato il valore del Treno della Memoria - un’iniziativa alla quale lei
ha partecipato con passione e competenza - non come una celebrazione, ma come
elemento essenziale per l’oggi e il domani. Ha poi invitato a non sottovalutare
i rischi di nuovi stermini, dai quali non siamo immuni, pensando a quelle
guerre dimenticate che non fanno notizia, alle nuove intolleranze che fanno del
diverso, dello straniero, deI povero, del portatore di handicap,
dell’omosessuale un nemico e non un valore. A tutto questo va contrapposta una
nuova etica della solidarietà.
Milano, 27.1.2014.
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